Il Corriere dello Sport

di Stefano Semeraro

5 maggio 2020

Il 15 giugno si tornerà in campo… sul serio

Il tennis di alto livello in Italia riparte da Todi. Sarà la città umbra la sede del primo dei tornei organizzati dalla Mef Tennis Events di Marcello Marchesini che formeranno, a partire dal 15 giugno, un minicircuito ‘regionale’, limitato cioè al territorio italiano, con la partecipazione di tutti o quasi i più forti tennisti azzurri, a partire da Fabio Fognini, che ha già confermato la sua presenza a Todi. Anche Matteo Berrettini, Lorenzo Sonego, Paolo Lorenzi, Thomas Fabbiano e Jannik Sinner, fra gli altri, hanno manifestato un forte interesse, e non è esclusa neanche la partecipazione e di qualche nome straniero di grande richiamo. Un’idea intelligente per coprire – con tutte le dovute precauzioni, e rispettando le direttive delle autorità politiche e sanitarie – il vuoto lasciato dal circuito Atp, ufficialmente in stop fino al prossimo 12 luglio.
Il progetto, che rappresenta il primo evento sportivo italiano organizzato dopo il lockdown, prevede un minimo di tre appuntamenti – con sedi da definire in Umbria, Abruzzo, Veneto ed Emilia Romagna, tabelloni a 32 posti con 4 wild card riservate alla Fit, che sta collaborando con Marchesini attraverso Filippo Volandri, l’ex davisman oggi responsabile tecnico della federazione. I tornei, che si svolgeranno quasi certamente a porte chiuse, con tutta probabilità saranno trasmessi in diretta tv da SuperTennis, con servizi giornalieri anche su Sky. Per avere qualche dettaglio in più sul coinvolgimento, anche economico, della Federazione bisognerà attendere il consiglio federale della prossima settimana, ma l’iniziativa comunque piace molto. Per ora il calendario è forzatamente provvisorio, e a geografia variabile, perché potrebbe estendersi in autunno (si parla di un master indoor in ottobre o novembre in Emilia Romagna) se lo stop ai tornei Atp dovesse prolungarsi – come pare probabile – oltre la data prevista.
Fra gli sponsor del circuito c’è sicuramente la città di Todi, che per undici anni ha ospitato un torneo Challenger (migrato poi dal 2018 a L’Aquila) e il suo sindaco Antonino Ruggiano. «Siamo molto orgogliosi di questa iniziativa – dice Ruggiano – anche perché Todi è nelle condizioni ideali per ospitare un torneo del genere, sia per la sua tradizione tennistica, sia perché da due giorni in regione ci sono zero contagi e pochissimi ricoverati in terapia intensiva. E’ tutto un circuito che si rimette in moto, e su questo potremmo costruire anche ragionamenti futuri. Oggi (ieri per chi legge) abbiamo firmato ufficialmente l’accordo con Mef Tennis Events, restano da definire i termini economici e lo faremo a breve, ma bisogna considerare che Todi vive molto di turismo, e ospitare il torneo sarà un modo, speriamo, per fare ricominciare a lavorare anche albergatori e ristoratori. Per ora si parla di giocare a porte chiuse, ma se si dovesse aprire uno spiraglio, sempre nel rispetto delle normative, potremmo pensare anche ad accogliere gli spettatori. Del resto disponiamo di uno dei più bei circoli dell’Umbria, con 11 campi e di tutta l’esperienza per organizzare e ospitare eventi del genere».

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